L’inesistenza di una degna opposizione alle Destre Occidentali: primo manifesto dell’Elettorato Moderato-Razionale

Quello che esiste oggi, anche considerando centinaia di partiti EU, che alla fine s’accumulano e uniformano tutti, sono due squadre divise che s’odiano nella mediocrità delle proposte.
Da una parte abbiamo un estremo Destro che combatte l’inegualità d’etnia e dall’altra ne abbiamo uno che combatte, nemmeno va accorgendosene, l’inegualità d’opinione, interesse ed ingegno. Entrambe fomentano odio e divisione. Quale credi, però, possa ottenere il più largo consenso e prevalere sull’altro? La supremazia delle destre occidentali è un fenomeno analizzabile ed ha i suoi perché che vanno precisamente discussi ed analizzati nella struttura inefficiente dell’opposizione e nelle sue colpe.

  1. L’ALTERNATIVA ALL’ESTREMISMO DESTRORSO LO SUPERA IN INTOLLERANZA E BANALITÀ
  2. L’ELETTORATO RAZIONALE E MODERATO NON È RAPPRESENTATO
  3. RISPETTO DELLA VITA È RISPETTO DEGLI INTERESSI
  4. TI REPUTI MIGLIORE DELL’ESTREMISMO CHE RIPUDI?
  5. ACCORPARE TUTTE LE LOTTE IN UN’UNICA CORRENTE ASSURDA
  6. L’UNIONE RAZIONALE

L’ALTERNATIVA ALL’ESTREMISMO DESTRORSO LO SUPERA IN INTOLLERANZA E BANALITÀ

Dilaga un senso di Destra intolleranza generica verso i diritti di diversità forse perché dall’altra parte, da chi va dichiarandosi nel giusto e nella cordialità del prossimo, ne esiste una tanto simile che, forse, la sovrasta in pericolosità e danno al Sociale, ma non ne discutiamo mai.
Il problema è che rifiutiamo di guardare e guardarci, assumerci le responsabilità del fallimento ed ammettere che etichettarsi in un preciso sistema uniformato ad un modo di intendere il mondo come unico e solo, con la precisa prerogativa di non ascoltare e di non mutare in ogni caso opinione, rende inutile quella Sinistra, poichè porta le persone ad odiare l’ottusità che la caratterizza.
C’è quindi un motivo, un’origine per quest’onda tanto travolgente di personalità destrorse tendenti, apparentemente, al totalitarismo, ed è precisamente osservabile nelle mancanze di chi si oppone, di chi professa altro.
Mancanze? Manca la ragione in entrambe, è persa o almeno è smarrita nei sistemi, nei dialoghi e nelle equipe, ma non estinta nella Maggioranza, o almeno così mi piace credere; perché per quanto possa perdere lucidità un uomo, esso conserverà sempre il senso d’avere e coltivare il proprio interesse. Non smetterà mai di perseguire (Anche inconsciamente) il fine del proprio benessere, della serenità e della quiete. Questo va capito per ottenerne il consenso.

Messi nei panni d’un elettore singolo, moderato, razionale, tollerante, che accoglie idee dell’uno e dell’altro movimento, il suo voto va rivolgendosi in quale fermento?
Attento ad ambiente e diritti civili, non nega però la militare difesa, l’economia, la produttività, il patrimonio, il lavoro e la sicurezza del suo spazio, perché, ad oggi, sono gli unici e soli mezzi per dare all’individuo degno il miglior modo d’essere libero di decidere, vivere e perseguire il proprio fine scelto e la propria unica, personale concezione di felicità.
Ora, tra un estremo Destro che propone un’economia selvaggia, sviluppata, non nega il progresso né l’industria, ma scade nel senso di tolleranza e l’altro che è tutto l’opposto, ossia persegue nello smantellare ogni edificio produttivo e sostituirlo con alberi di ciliegio, attaccato com’è alla sua ottusa visione di ambiente radicalizzata, senza aver cura dello sviluppo economico e quindi del benessere collettivo, che grida all’integrazione senza controllo con non curanza della sicurezza comune, che grida al fascismo o all’ignoranza a qualsiasi posizione contraria a sé, chi va ottenendo la maggioranza?
In disaccordo con entrambi, un uomo razionale si orienta verso il suo personale interesse, verso la parte che sembra meglio garantirgli la difesa propria e dei suoi cari, pur sacrificando, a malincuore, quelle norme giuste che tutelano il diritto libero di esistere come individui da genere, sessualità ed etnia diversa. Ecco spiegato, a mio parere, il dilagamento anche solo in ottica culturale, di questa prosperità politica rivolta a idee conservatrici.

L’ELETTORATO RAZIONALE E MODERATO NON È RAPPRESENTATO

Credo che gli individui umani, per la maggiore parte, in ragione di elezione, sentano il bisogno di rappresentanza non solo in emozione, o meglio in identificazione dei propri valori empatici con i propri rappresentanti, ma cerchino, soprattutto, norme adeguate e calcolate, chiare, vigili ed attente. Norme vincolate al mondo reale di tecnica, linguaggio macchina, sviluppo, tecnologia ed economia. Inutile ancora proporre pensieri di poetica e classicismo, di purezza ambientale e diritti, se questi vanno ad intaccare l’interesse puramente grezzo ed acido del potere monetario, di nazionale sicurezza e ancora più grave se tali proposte sono affette da gravi carenze scientifiche, comprovate, studiate ed analizzate al dettaglio.
Permettiamo all’estremismo di gridare lotte errate e di far presa sull’elettorato che non sentendosi certo rappresentato da idee antimoderne e di visioni Verdi Ottuse d’accusa ai capitali, ai sistemi democratici, alla produttività statale, al lavoro, ai governi. L’elettorato non vuole tornare ai boschi e alle caverne, ma chiede un presente migliore, più libero, più sicuro; è che lo vuole anche più tollerante, più inclusivo e più pulito, ma con rispetto e gradualità, con sviluppo, con forza, con difesa e con raziocino.

Le due parti mancano nell’accogliere queste richieste lucide che spaziano tra le due possibilità di scelta, dato che prendono idee dall’uno e dall’altro. In particolar modo un essere razionale, con non molte pretese in vita, ma con semplice voglia di poter respirare, comprare e decidere, non sa collocarsi in nessuna delle due correnti; quindi, va adattandosi dove vede almeno i propri interessi rispettati che sono per lui, e per noi, più importanti dell’interesse del prossimo.
L’accusa d’egoismo umano non ha senso in questo caso.

RISPETTO DELLA VITA È RISPETTO DEGLI INTERESSI

L’uomo è capace, utile al prossimo ed abile proprio perché coltiva e tutela, in primis, le sue ambizioni e combatte aspramente, e giustificatamente, chi mette in pericolo il suo avvenire e quello delle persone a lui care. Negarlo è negare la realtà stessa, è essere ciechi e vivere distaccati dal reale, rinchiudendosi in un mondo di favole illuse. Un mondo senza guadagno, senza interesse è un mondo non ideabile ad oggi, falso ed inventato di sana pianta. La politica ragiona sul reale, se te ne distacchi non ne fai parte. Gli uomini sono legati al mondo e ivi rimangono ai loro ideali. Gli uomini sono razionali e quelli più clementi ad oggi rimangono senza rappresentanza internazionale.

TI REPUTI MIGLIORE DELL’ESTREMISMO CHE RIPUDI?

È il fulcro del problema. È perché crediamo di essere migliori dell’assolutismo che, fanatici, iniziamo a vedere impresso in ogni cosa che non permette a noi di limitare l’ascesa intollerante. Non sei migliore del popolo che accusi, soprattutto se ne fai parte, se giudichi generalizzando e collochi ogni essere, a te contrario, in un’etichetta offensiva precisa.
Se diamo a tutti degli incapaci-fascisti perché l’opinione collettiva non rispetta la nostra, è perché non siamo in grado di analizzare e discutere delle motivazioni che hanno portato il sociale a pensare ed agire in un certo modo che a noi non piace.
Mi reputo migliore di questo presente, ma che alternativa sto dando alla modernità che ripudio? Posso dimostrare scientificamente che il mio modello funzioni? Se non posso supportarlo a cifre, posso portare le persone ad apprezzarlo, a discuterlo, a migliorarlo?
Se questo modello è poi catapultato nel mondo ed esso continua a rifiutarlo continuamente, oppure prova a realizzarlo più e più volte fallendo, è perché è errato, forse dall’origine, forse nel mezzo. Continuando a riproporlo, a non accettare che il consenso al tuo mondo ambientale e verde, privo d’industria e di condivisione e solidarietà utopica, non arriva alla massa, fai solo male alla tua lotta che quantomeno dovrebbe, ad un certo punto, essere messa in dubbio. Come posso essere migliore se sono incapace di dubitare di me stesso, anche solo dei miei ideali, metterli continuamente in discussione e pensare ad ogni passo?
Non siamo migliori della generalizzazione destrorsa se accorpiamo tutto e ci limitiamo a dire che l’umanità è al collasso e non merita altro che il buio dell’era perché non s’adegua a noi. 
Non siamo migliori di chi da ad una etnia o popolo innocente una colpa, un’etichetta, se poi imponiamo, con forza, l’uniformità al nostro modo di intendere e desiderare il reale. Questo modo di pensare fa sì che mai possa nascere una valida corrente di pensiero votata alla ragione più nera, votata alla vita col rispetto per questa e che possa contrastare l’afflusso intollerante.

ACCORPARE TUTTE LE LOTTE IN UN’UNICA CORRENTE ASSURDA

La lotta ambientale non ha un solo modo d’essere espressa. Posso essere particolarmente sensibile al tema territoriale senza però volere l’estinzione della mia economia, dell’industria internazionale e del mercato; infatti, continuare fermamente a rivelarsi realisti implica la consapevolezza che il mondo umano necessita d’energia e di produzione per garantirne lo sviluppo e la Pace. Posso avere a cuore il diritto civile e il diritto di diversità e scelta senza voler sovvertire l’ordine internazionale e abbattere la Costituzione. Posso essere consapevole dell’immensa ricchezza dell’integrazione, supportarla a pieno, ma allo stesso tempo aver ansia se questa abbraccia un modello di inefficiente regolamentazione di permesso e cittadinanza.
Allo stesso modo essere d’una determinata etnia, popolo, famiglia, gruppo sociale, non implica l’uniformità del pensiero e il consenso obbligato ad un’idea.

L’IDEALE NON BASTA SE MANCA IL REALISMO

Accettalo. Le correnti destrorse abbracciano ed inglobano più persone con temi cari affrontati dall’opposizione, perché se affrontati in malo modo, portano soltanto gli elettori verso altri lidi. La diversità è caratteristica degli individui che, il più lucidamente possibile, percorrono una strada in direzione del raziocino. Il fanatismo, invece, unisce molto più rapidamente, ma unisce nel niente perché il mondo da esso proclamato è un’idealizzazione estremizzata e falsa di questo nostro condiviso presente, va abbandonato e disciolto adesso al fine d’ideare insieme una nuova proposta adattata al reale.

L’UNIONE RAZIONALE

Allora se la diversità di sensazione è palese, uniscili nella razionalità. Proponi norme che garantiscono la prosperità della collettività non fomentano il parassitismo dei gruppi ristretti e contrastano l’assolutismo del singolo. Se le persone hanno modo d’avere a disposizione un pensiero ragionato che possa rivolgersi a loro, possa capirli e tutelarli, forse, abbandoneranno, definitivamente, ogni accesa esasperazione.
Il fanatismo va combattuto con l’equilibrio, non certo con un altro modo deforme di proclamarsi giusti e onesti. Butta giù questa voglia di dare da mangiare ai popoli con la forza del tuo utopico disegno assurdo di benevolenza umana, altrimenti vedrai sempre dilagare l’esaltazione. Dare agli uomini un modo per vedere e vivere il mondo per quello che è. Nessuno ha bisogno di fantasie anticapitalitische quando si discute in merito alla salvaguardia della propria vita in terra, quindi trattienili giù proprio alla terra, per sognare ci sono i prodotti dell’industria d’arte, per vivere il più adeguatamente possibile c’è il pensiero politico logico.
Unisci i popoli diversi nella lingua, tutelane l’identità non uniformandoli, forzatamente, ad un unico modello di pensiero, ma coinvolgine le idee, falle dialogare per supporto della migliore proposta, in quello che meglio garantisce la cooperazione tra uomini.

Se deve nascere un’Unione migliore meno destrorsa, questa deve unire nell’interesse Collettivo, nella razionalità e nella discussione.

La mia terra è senza amore, difesa, razionalità ed arte






















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